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Mag
da Il Mattino (Caserta) |
Sono le sue caratteristiche che rendono il Corbarino veramente unico. Si tratta di un pomodorino che cresce più lentamente perché è in collina, poi i venti provenienti dalla Costa d’Amalfi portano la salsedine che si appoggia sul pomodoro, rendendolo già un po’ sapido. La sua maturazione è graduale e viene raccolto in 3-4 momenti, sempre a mano con l’ausilio solo di carriole e muli.
La raccolta a Corbara avviene “a scalare“, cioè di volta in volta tra il 25 luglio e il mese di settembre vengono scelti i pomodori migliori, la cui dimensione varia dal periodo (all’inizio più grande). Se il prodotto non viene considerato idoneo, il contadino lo lascia a terra e quella bacca arricchisce ancora di più il terreno. Eppure ci sono delle piante che sembrano secche… Giuseppe Acciaio che ha creato il marchio registrato “Pizzerie Gourmet” ha introdotto nel settore la Margherita Corbarì in cui appunto l’ingrediente principale è il pomodoro Corbarino.
«In un decennio la produzione de I Sapori di Corbara è passata da 40 a 4000 quintali di prodotto – commenta D’Amato – Il metodo di produzione resta sempre lo stesso. Prepariamo il Corbarino in acqua e sale, il Corbarino nel suo sugo, le pacchetelle e la passata. Poi abbiamo creato una crema spalmabile e Sua Eccellenza: pomodoro San Marzano in succo di pomodorino di Corbara. Infine, una confettura di Corbarino, visto che questo tipo di pomodoro è ricco di pectina e quindi si presta. Tutti i pomodori che lavoriamo vengono coltivati a Corbara o sui Monti Lattari, e lo specifichiamo nell’etichetta».
Prodotti genuini che saranno degustati al padiglione 2 di Tutto Pizza con le ricette di 60 pizzaioli Gourmet provenienti da tutto il Sud Italia.