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Lug
da AgroToday |
Fine settimana all’insegna della valorizzazione del prezioso pomodorino di collina.
A Corbara si fa festa sabato 18 e domenica 19 luglio con eventi, iniziative e naturalmente le attese degustazioni. Spazio anche alla tradizione con l’antica Calata dell’Angelo. E’ ormai attesissimo l’appuntamento con “Corbara e il Corbarino”, l’originale sagra dedicata al pomodorino, di scena nel centro storico del paesino pedemontano.
Il pomodorino assumerà vesti diverse, accompagnando ora lo spaghetto “allo scarpariello”, ora la “fresella”, ora i più comuni panini; e sarà affiancato, a sua volta, da altre eccellenze locali, quali il vino, il “melone ‘e fuoco” e le creazioni della pasticceria Nasta. Quest’anno, sono stati allestiti anche degli stand in cui sarà possibile ammirare il procedimento di trasformazione casereccia del pomodoro. Il tutto attorniato da tammorre e tarantella, che intratterranno i visitatori sino a notte inoltrata.
La festa, organizzata dalla Pro loco col benestare dell’amministrazione comunale e giunta ormai all’ottava edizione, vedrà anche stavolta la partecipazione di “Slow Food”, l’associazione no-profit fondata da Carlo Petrini nel 1986 per promuovere il cibo sano, rispettoso dell’ecosistema e delle identità locali.
Responsabile di “Slow Food” per l’Agro nocerino-sarnese è un altro Carlo, il corbarese D’Amato che, da sempre consapevole dell’unicità del Corbarino quanto ad aspetti nutrizionali e proprietà organolettiche, propone da diversi anni nella propria azienda un metodo innovativo di lavorazione del prodotto – denominato eloquentemente “I Sapori di Corbara” – caratterizzato dalla sola pastorizzazione (e non sterilizzazione) a 100° C, senza aggiunta di additivi o conservanti. E a dimostrazione della qualità del prodotto finito gioca il fatto che “I Sapori di Corbara” si sono guadagnati il primo posto nella classifica 2011 stilata dalla celebre rivista culinaria “Gambero rosso”.
Il Corbarino viene immancabilmente servito in quanto sinonimo di qualità nei numerosi ristoranti che costeggiano via Esterna Chiunzi a Corbara – “Casareccia”, “Bel ami”, “Vai mò”, “da Salvatore”, “Mi carrò”, “al Boschetto” -; è utilizzato, altresì, niente meno che dal celebre pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo. Del resto, che il Corbarino sia buono e faccia bene è risaputo, ora anche scientificamente provato dalle ricerche dell’eminente oncologo corbarese (statunitense d’adozione) Antonio Giordano, che ha accertato la capacità del pomodorino (specie crudo) di neutralizzare lo sviluppo del tumore. Come da tradizione, farà da preludio alla festa la ultracentenaria “Calata dell’angelo”, sentitissima dai corbaresi e seguitissima, anche in diretta streaming (sito apcommunication.it).
Quest’anno, a vestire i panni dell’angelo sarà la giovanissima Chiara Falcone (diciotto anni). Insomma, pare destinato a durare ancora a lungo questo peculiare connubio tra sacro e profano, che tanto piace a corbaresi e “forestieri”.