03
Mag
da Luciano Pignataro Wine&Food Blog
di Sabino Berardino |
Passata la sbornia, sana ed antiossidante, di pomodoro viene voglia di raccontare la bella serata gastronomica di lunedì 28 aprile 2014: Carlo D’Amato, titolare de I SAPORI DI CORBARA, ha voluto esser presente e, direi, ne è proprio valsa la pena.
Aver l’opportunità di creare un contatto diretto tra chi produce e chi consuma è sempre stimolante: questa bella serata degustativa si è tenuta – tanto per cambiare – al Palazzo Pretorio di San Donato in Poggio (FI) ove Giovanni Santarpia ci ha ospitati proponendoci, nell’attesa delle numerose pizze, un saporito casatiello a cui poi hanno fatto seguito le pizze tematiche, principale protagonista il pomodoro.
E quindi ci son toccate, nell’ordine
– una bella Marinara: Pomodorini di Corbara spaccati con passata di corbarino
– Margherita con la passata di corbarino
– Margherita con “sua Eccellenza” pelati a mano
– Margherita con “sua Eccellenza” a filetti
– La Regina: con pomodorino di Corbara in Acqua e Sale
A me son piaciute, e molto, la passata di corbarino ed i filettoni; esperienza mistica l’assaggio del pomodorino di corbara in acqua e sale, a crudo (nel quale, su suggerimento dello stesso Carlo, abbiamo fatto scarpetta con il casatiello).
Giovanni c’ha poi proposto altre tre pizze, suoi classici, ed una sorpresa: pizza con la trippa (precedentemente cotta al forno, poi utilizzata quale farcitura), a testimonianza che un abbinamento spericolato può risultar piacevole.
La terza serata tematica, sempre con il Pomodoro in cattedra, dopo Danicoop e l’emergente del pomodoro del piennolo Giolì, è stata un bel successo: tanto interesse su Facebook mentre, a poco a poco, rivelavo i dettagli della serata, sempre con un occhio alla tasca (solo 15 euro per 8 pizze + la sorpresa finale!).
Ciliegina sulla torta: l’acquisto di una selezione di varie tipologie dei pomodori de I SAPORI DI CORBARA riservato ai soci di Quelli dell’Ambasciatore, il mio gruppo d’acquisto oramai formalmente costituito.
Son contento e, sopratutto, son contento che Carlo D’Amato abbia apprezzato la passione, l’interesse dei partecipanti, la qualità delle pizze di Giovanni Santarpia: ora ci vorrebbe un GRANDE maestro della pizza napoletana – tipo Ciro Salvo e Franco Pepe – in trasferta a Firenze per rimembrar ai locali l’eccellenza mondiale del settore !
Qualcuno ha voglia di farsi avanti ?
😉
Per le foto si ringrazia l’amico Mauro Martelli.