27
Mag
da Scatti di Gusto
di Vincenzo Pagano
Quanto vale il pomodoro nella cucina di Gennaro Esposito? Domanda retorica. Molto, moltissimo. E infatti alla tavola della Torre del Saracino il prodotto non potrebbe che essere di assoluta eccellenza.
Il fornitore ufficiale dei pomodori si chiama I Sapori di Corbara. Il marchio ha il volto del vulcanico Carlo D’Amato che ha una predilezione spiccata per i frutti del territorio di Corbara che ha un microclima eccezionale dovuto alla vicinanza del mare (che è sull’altro versante dei Monti Lattari) e all’altezza delle coltivazioni. A Corbara, posta di fronte a quel Vesuvio che sta vivendo una seconda giovinezza grazie al piennolo, nasce quello “sponzillo” conosciuto come pomodorino di Corbara o Corbarino.
Qui occorre assicurarsi una fornitura dello speciale “In Acqua e Sale”, ovvero il metodo di conservazione al naturale del prodotto fresco, il preferito da Gennaro (anzi su alcuni passaggi nella sua cucina di Seiano è nata l’idea di conservarlo come se fosse fresco).
Il prezzo è superiore a quello della già superlativa confezione in latta (anche il coperchio a strappo per proteggerlo al meglio) con il pomodorino immerso nel suo stesso succo, ma il Corbarino al naturale non teme confronti nemmeno con se stesso.
Pomodoro solo da grandissimo chef? Assolutamente no. Uno scarpariello, il sugo allo stato basico, sarà di gran lunga migliore utilizzando questa tipologia di pomodoro che ha dalla sua una componente di pectina che fa “azzeccare” il sugo alla pasta. L’elevato contenuto zuccherino del pomodorino di Corbara, oltre a aver permesso a Carlo D’Amato e Paolo Graziano la produzione di una confettura da accompagnare ai formaggi, regala un sapore che permette di gustare in purezza la famosa bacca rossa della cucina campana.
Il merito di aver riportato i giovani a coltivare il Corbarino è dovuto alla felice intuizione di questo imprenditore che ha iniziato convincendo contadini a cedere una parte dei pochi quintali che i contadini del luogo producevano per sè e per le fortunate famiglie napoletane con cui avevano intessuto rapporti di fornitura nel corso degli anni.
Ora, i dintorni del piccolo paese, posto sulla strada che dalla piana di Nocera porta a Ravello, è tutto un fiorire di campi di pomodorini che arricchiscono le terrazze ritornate agli antichi splendori.
I Sapori di Corbara sono così diventati l’emblema della rinascita di un territorio che deve essere solo valorizzato. Perché qui siamo sulla terra della Campania Felix che può produrre il meglio degli ortaggi grazie a quel felice connubio tra mare, terra e clima.